Il Belcanto ritrovato

III Edizione
dal 16 agosto al 21 settembre 2024

Il Belcanto ritrovato: dal 23 agosto al 10 settembre in scena il Festival che riscopre i compositori dimenticati dell’800

La serata di apertura al Teatro Rossini con la farsa “Cecchina suonatrice di ghironda”

Ventitré compositori, una farsa, cinque produzioni concertistiche, due conferenze musicali, undici appuntamenti in sei suggestivi luoghi della Regione Marche, tra teatri, piazze, chiostri e chiese sconsacrate.

Dal 23 agosto al 10 settembre va in scena la prima edizione del Festival Nazionale “Il Belcanto ritrovato” che attraverso il recupero di materiali musicali, rappresentazioni operistiche, concerti lirico sinfonici e conferenze riscopre l’epoca d’oro del Belcanto, tra il 1800 e il 1850, quando in Italia tantissimi compositori riempivano i teatri di tutta la penisola con le loro opere, un patrimonio di inestimabile valore. 

 

“Il Festival Il Belcanto ritrovato fa tappa in diversi teatri del territorio regionale, sottolineando ancora una volta l’importanza del teatro come punto di riferimento delle comunità e tratto distintivo della nostra identità – commenta l’assessore regionale alla Cultura Giorgia Latini – . Un progetto che vanta il sostegno della Regione Marche, perchè è in piena sinergia con la nostra visione di rimettere al centro il teatro. Noi lo stiamo facendo con la candidatura a patrimonio Unesco, in sinergia con il Ministero dei Beni Culturali stiamo completando il dossier con la raccolta dati dei 62 teatri che ne fanno parte. Un percorso importante per valorizzare la bellezza della nostra Regione, che vanta il più alto numero di teatri al mondo in rapporto al numero di abitanti e al numero dei Comuni”.

 

Il Festival nasce da un’idea di Rudolf Colm, grande appassionato di Belcanto, che si affianca nella sovrintendenza a Saul Salucci, presidente dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini, orchestra di riferimento della rassegna (di cui cura anche gli aspetti organizzativi) che recentemente è stata riconosciuta dal Fondo Unico dello Spettacolo come “Istituzione Concertistico Orchestrale prima istanza triennale”. La direzione artistica è affidata al noto direttore d’orchestra e direttore artistico dell’OSR Daniele Agiman.

Aspetti inattesi di una grande e sconosciuta storia musicale potranno essere approfonditi non solo durante i concerti, ma anche grazie alla lettura del volumetto “Interviste immaginarie”, (disponibile durante le serate del Festival) che presenta e racconta la maggior parte dei musicisti protagonisti di questa prima edizione.

 

Il progetto de “Il Belcanto ritrovato” si caratterizza per la sua coralità e la capacità di fare rete. Si avvale del sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Marche, che vanta un’altissima densità di teatri storici, un patrimonio che si candida ad essere riconosciuto dall’Unesco, dei Comuni di Pesaro, Fano, Urbino, Arcevia e Montemarciano.

Tra i sostenitori si annoverano anche prestigiose istituzioni: Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, Rossini Opera Festival, Fondazione Rossini, Fondazione Teatro della Fortuna di Fano, Accademia d’Arte Lirica Osimo, Liceo Artistico F. Mengaroni di Pesaro.

A questi si aggiungono imprese private del territorio che con il loro contributo economico hanno reso possibile la realizzazione del Festival: ILVA Glass SpA, Papalini Spa, RL Riabilita, Alice in WonderLAB.

 

Il programma

 

Il sipario si alza martedì 23 agosto alle 20.30, al Teatro Rossini di Pesaro, con “Cecchina suonatrice di ghironda”, farsa in un atto andata in scena il 26 dicembre 1810, poche settimane dopo il debutto teatrale di Rossini con “La cambiale di matrimonio”, nel medesimo teatro veneziano di San Moisè, con testo dello stesso librettista Gaetano Rossi, musica del più anziano compositore Pietro Generali.

Una prima esecuzione in epoca moderna nell’edizione a cura di Marco Beghelli, con la collaborazione di Lorenzo Nencini, la cui regia è firmata da Davide Garattini Raimondi. Sul podio dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini, il maestro Daniele Agiman. Al fortepiano Claudia Foresi.

I Solisti sono stati selezionati dall’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda”: Alan Starovoitov sarà il Duca di Rosmond; Paolo Ingrasciotta, il Consigliere; Pierluigi D’Aloia, il Sig. Enrico; Iolanda Massimo, Cecchina; Ramiro Maturana, Andrea, giovine Savojardo; Annya Pinto, Fiorina, cameriera.

Il mezzosoprano Nutsa Zakaidze eseguirà “Cari luoghi ov’io passai” da Linda di Chamounix di Donizetti, accompagnata dalla ghironda di Francesco Giusta.

 

Le scenografie sono realizzate in collaborazione con il Liceo Artistico Mengaroni di Pesaro, con la progettazione e il coordinamento degli insegnanti della “Sezione Audiovisivi e Multimedia”, i professori Giulia Gioacchini e Giuseppe Rondina, e il coinvolgimento di dieci studenti (Salvatore Delvecchio, Camilla Ranieri, Stefano Roberto, Marco Telesca, Tommaso Casadei, Giulia Neri, Cristel Nanni, Aurora Amadori, Sofia Zamagni, Genny Sbaffi) e con il Rossini Opera Festival.

Al “main composer” della prima edizione del Festival è dedicata anche la conferenza di apertura del Festival, in programma martedì 23 agosto alle ore 11.00, al Museo Nazionale Rossini di Pesaro. “Pietro Generali, il profilo di un grande artista”, conferenza di Alberto Galazzo con Francesco Giusta, ghironda. Dopo gli studi musicali e musicologici, Galazzo ha pubblicato numerosi saggi, tra cui Contributi alla bibliografia di Pietro Generali (1981), La Scuola organaria piemontese (1990), Tra i barbassori e gli azzimati, Pietro Mercandetti Generali, vita e opere (2009, presentazione di Alberto Basso). Ha curato la revisione e l’allestimento di Adelina (Biella, 2015).

 

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